7 giugno 2012

Skin and bones


... E mille pensieri come farfalle / brividi dolci sulle sue spalle...


Mille pensieri e più, in questa giornata.
Pensieri che come farfalle si spostano e non stanno fermi e nonostante tutto ritornano su un unico fiore. Spaziano e prendono in considerazione tanti argomenti diversi, dal bisogno all'amore, alla linea sottile che sembra differenziarli. O forse è la linea che li unisce.
Poi si spostano, e cominciano a pensare al volo, a quanto sia bello poter volare con la propria mente e con le proprie dita sui tasti, scrivendo di sè ma anche degli altri.
Poi di nuovo un piccolo passo in avanti e si pensa alla pelle. Alle pelli. Alla pelle come comunicazione, alle mani, ai tocchi delicati, ai tocchi casuali ma solo in apparenza perchè in realtà ricercati.
Le fantasie che con le farfalle condividono lettere ma anche modi di essere. A come basti poco, ad una fantasia e una farfalla, per volare lontano.
E ai dettagli, allo sbottonarsi di una camicia, ai mille significati che può avere. Al significato dei gesti, del voltare le spalle, che può essere chiusura ma anche in realtà un gesto di apertura. Ai tessuti, ai tocchi, alle differenze che si cercano e si trovano, si incontrano e si allontanano. Allo svelarsi.
Di nuovo alla pelle, di come la si possa usare per scriverci sopra, per differenziarsi, ma anche per comunicare pezzetti di se stessi.
E poi dalla pelle alle barriere, alla diffidenza, al voler volare ma forse poi no.
Forse in fondo si sta bene dove si sta.

Ma chissà se le farfalle in una serra sanno di essere in una campana di vetro, oppure non lo sanno e semplicemente stanno.

E chissà anche se si capisce dalla foto, postprodotta, che quella nell'immagine è la tenda di camera mia.
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2 giugno 2012

Blogito ergo sum


Prendo in prestito il sottotitolo del blog della Vale, una mia carissima amica, per introdurre questo post.

Tra le tantissime cose che mi è capitato di fare questo Giovedì, la più faiga sicuramente è stata partecipare in qualità di blogger all'inaugurazione del nuovo Virgin Active Village, Città Studi.
Ebbene sì, potrò spuntare dalla mia wish list anche questa: essere invitata in qualità di free press ad un evento mondano. Evviva! 

Siccome era la prima volta forse mi sarò persa qualcosa, forse non ho fatto quello che dovrebbe fare una blogger, non lo so. Mi sono accodata alla stampa per il giro in anteprima del village, ho curiosato e no, non ho partecipato al ricchissimo e buonissimo buffet causa allenamento di boxe di lì a poche ore (eh si, quando faccio le cose, le faccio per bene!).

Il Village è sicuramente un club notevole: tutto giocato sul contrasto rosso-bianco-beige ospita su tre piani un edificio polivalente.
Al pianterreno una restroom con tavolini, bar e un mini market gestito da Gustò Kitchen che non so se prende il suo nome in onore dello chef/critico gastronomico di Ratatouille, ma sicuramente lavora bene: prodotti freschi e di stagione, in packaging eco friendly e dall'aspetto accattivante. 
Trovo anche molto intelligente la loro proposta di delivery in pausa pranzo, per poter mangiare sano e con gusto anche in ufficio. Al Virgin Active è possibile acquistare nel banco frigo monoporzioni con tanto di apporto kalorico sulla confezione, scritto bene in evidenza. Non sia mai che uno arrivi a scordarsi che la parmigiana forse tanto dietetica non è.. :-)


Ritornando al Village, è impressionante il numero di tapis roulant, attrezzi per pesistica, muscoli (scusate, non conosco i termini tecnici) disponibili! 
Lo spazio è molto grande, arioso, pulitissimo. Una piccola città del fitness in miniatura.

La cosa che mi ha però maggiormente impressionata (e interessata) è la zona beauty-spa-relax, che comprende una piscina molto bella (non molto lunga nè profonda nè larga, però ahimè), il percorso kneipp (avete presente? caldo-freddo per i piedi), le docce emozionali, idromassaggio con cascata, e poi.. le saune! Mai vista, nemmeno alle terme di Brunico, una sauna così bella, spaziosa, e grande.
100 punti!
Ancora da sistemare (mancano gli ultimi tocchi) la sala relax, con luci soffuse, lettini riscaldati (?), musica lounge. Molto, molto bello devo dire.
Sono rimasta anche colpita dalle docce-spogliatoio con tanto di asciuga-costume-in-trenta-secondi, che non so come possa non cuocerlo, ma mi fido, l'aggeggio era altamente tecnologico.

 

Non posso ahimè fare paragoni con altri villaggi fitness, ma devo ammettere con sincerità che mi ha fatto venire la voglia di sottoscrivere un abbonamento, o quantomeno di andare a dare un'occhiata (per un confronto) anche al Village che c'è vicino casa mia.
Tra i giornalisti, blogger e addetti stampa sentivo fare dei confronti, mi è venuta la curiosità dunque di verificare di persona, anche perchè credevo che i village fossero standardizzati, e invece pare che ciascuno abbia del margine di manovra e di autonomia.
Molto interessante :-)

Vi lascio poi con un cartello che mi ha fatta particolarmente ridere, ma con il quale concordo appieno.
Da notare la finezza con cui è stato scritto: io, da bravo camallo, pensavo ci sarebbe stata un'altra parola al posto di corpo, che iniziava sempre con la C.. :-)



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