Puff pant, che fatica!
Che fatica aggiornare tutto e stare al passo con la vita. Ma non desisto! ;)
Oggi mi va di lasciarvi qualche considerazione sparsa, di quelle considerazioni che di solito uno appunta sulla propria Moleskine. Un taccuino che costa sicuramente tanto però offre sempre una gratificazione a chi vagheggia velleità di scrittrice (o scrittore).
E così su una pagina scriverò che ora ho ventiSEI anni, ho superato una soglia e mi rendo conto di concentrare tutta la mia attenzione a quelle cinque lettere che precedono il sei. La mia sindrome da Peter Pan si aggrappa con ogni speranza a quel venti, come se fosse un appello: ancora tempo, ho bisogno di altro tempo per i miei sogni, che corrono veloci e sicuramente non possono aspettare, ma il resto del mondo non sempre li asseconda, ecco perchè ho bisogno di tempo. Per poterli rendere concreti, per lanciarli nel cielo blu come pezzi di carta in una giornata di vento e guardarli volare.
Concedetemi questo tempo, sarebbe un peccato se non me lo deste, ne sono convinta.
Sull'altra pagina scriverò a piccole lettere curate che il mio suono preferito è il suono degli attacchi da sci. Un suono curioso, a cui credo pochi badino, ma che a me piace da impazzire. Toc, toc, suiscccc. Il rumore di chi con slancio aggancia gli scarponi agli sci, si da una spinta e si libera nel bianco, nel vento freddo sul viso arrossato.
Sulla terza pagina segnerò il piacere di varcare le soglie di una libreria e fissare quegli scaffali di mondi e pensieri infiniti, troppi per inseguirli tutti. E per ogni libro che scegli ce ne sono altri cento che abbandoni.
Infine sulla quarta pagina quadrettata cercherò di imprimere la gioia che si prova quando si scende dall'autobus e si sente l'abbaiare festoso di un piccolo essere peloso che ti riconosce anche a 500 m di distanza.
E non mi si venga a dire che questo non è amore.
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