Korcula - Detail
La Croazia sembra essere stata, quest'anno, meta praticamente di quasi tutte le persone che conosco.
Non mi ha mai attirata più di tanto, nonostante tutti ne parlassero un gran bene, e come sempre il mio istinto aveva ragione.
I luoghi, intendiamoci, sono sicuramente suggestivi, ma niente di stupefacente o di particolarmente diverso dalla Sicilia o dalla Sardegna.
In aggiunta, a mio avviso, le località turistiche avevano prezzi folli, pari a quelli di Milano, tanto che è stato difficile per noi cenare spendendo meno di 35€ a testa, senza mai ordinare nè dessert nè caffè.
I vini croati sono pessimi, e la cucina non è nulla di particolare. Molto buona, invece, la crema di peperoni che a volte accompagna la carne (mai buona, però, quanto la crema di peperoni verdi di Voghera).
Insomma, la Croazia "meravigliosa anche perchè non spendi nulla" non so se sia mai esistita, ma sicuramente non è quella che ho avuto modo di visitare io.
E' vero, il taglio della mia vacanza era sicuramente sui generis: ho risalito la costa dalmata in barca a vela, da Dubrovnik (splendida, è valsa l'intera vacanza) a Trogir, dormendo quasi sempre in rada e qualche volta attraccando in porto (dove la legnata era dietro l'angolo, chiaramente).
Korcula
Korcula, la città di Marco Polo, dove ho passato una mattinata intensa a cercare un cappello che potesse andare bene anche in barca.
Hvar sunset
L'isola di Hvar, dove abbiamo fatto per la prima volta conoscenza con il flottiglione di The Yacht Week, iniziativa che raduna 50+ barche da tutto il mondo, età media 20-30 (massimo), tanto alcol e divertimento (?).
Trogir
Trogir, splendido borgo nel quale siamo riusciti a pranzare in una casa meravigliosa, di cui rimanevano solo le pareti.
Di questo viaggio porterò con me il bagno dell'acqua cristallina alle 8 del mattino, la consapevolezza che la vita è difficile, ma anche bella se si ha la pazienza di sopportare persone e situazioni spiacevoli. Ho imparato che la cattiveria e la stupidità persistono anche a 40 o 50 anni e che l'invidia è la causa di entrambe in molti casi. Ho imparato che il mio carattere spesso mi porta a infilarmi in cul-de-sac e che ho ancora molto da lavorare, ma ho imparato anche che - grazie a Dio e a chi mi ha amata - che non sarò mai come certe persone che ho avuto la sfortuna di incontrare.
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