19 novembre 2011

Finding Mary Poppins

Oggi mentre vagavo - persa - tra i ricordi d'infanzia e giovinezza di mio papà e le strade della Brianza (che coincidono) mi sono imbattuta, sulla strada del ritorno, in un ombrello appeso ad un albero.
Associazione di idee ed ecco che abbiamo scoperto che fine ha fatto Mary Poppins!
Che ho sempre odiato e odio tuttora, per altro.

E siccome per un pensiero sciocco me ne nascono altri dieci seri, pensavo a come sono ormai lontani gli Anni '70, e come non avremo mai più forse una giovinezza così semplice e limpida come quella che trapela dalle parole di mio papà: biciclette, fossi, prati verdi, tram che erano un pò come un ponte verso un mondo nuovo, lavoro onesto, studi serali, rivendicazioni sociali, pantaloni corti, balere.
E mi è nato, così, improvviso, un sentimento di nostalgia per qualcosa che non ho mai vissuto e che mi sembra così lontano...
Nei suoi ricordi c'è una semplicità disarmante, di un mondo schietto, solido e aperto che si porta dentro tuttora. Bellissimo.

E sempre per associazioni di idee, ho pensato ad un altro albero, a come a volte i ricordi e le emozioni siano in realtà dei fermo immagine.
In questi giorni di nebbia e di autunno ho fissa nella mente l'immagine di una passeggiata, a braccetto, tra le foglie cadute di ginko biloba. Un aiku, quasi.



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12 novembre 2011

Shine shine, little future

In questo periodo ho la sensazione che qualcuno stia facendo cadere ad uno ad uno come le lattine del tiro a segno i miei progetti.
Pum Pum. Cadono.
Quello che posso fare è raccoglierli pazientemente, sperando che non siano troppo ammaccati.
Siccome però non è un periodo facilissimo (ma si sa, io sono un pò melodrammatica) mi rendo conto che sto vivendo un periodo in cui faccio fatica. Non c'è niente di male, benvenga se tutto questo mi farà crescere.
Per ora, come difesa e come reazione, siccome faccio fatica e siccome ho paura torno indietro.
Come ogni semplice essere umano quando c'è una difficoltà, regredisco.
E anche se non regredisco tanto a livello mentale, torno indietro agendo le mie paure.
Che bella bellissima la mia deformazione professionale. AMO la mia professione perchè fa in modo che io mi ACCORGA.
E quindi non posso non accorgermi dell'urgenza che mi porta ad entrare da H&M e cercare un accessorio, in particolare uno smalto. E poi un altro con i glitter scintillanti.
Va bene che ora le manicure con i glitter vanno tanto di moda (e si, concedetemelo, io so essere glamour), ma c'è anche da dire che richiamano l'adolescenza come pochi.
E così stasera ho fatto shopping da adolescente: smalti e trucchi, di sabato nel tardo pomeriggio.
Fortunatamente mi conosco e sono abbastanza brava da non entrare da Tiffany nei momenti di difficoltà! :)
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