Premessa: non sono (ahimè!) una stangona. Anzi. Si può dire che io sia un simpatico folletto che se sfiora il metro e sessanta può definirsi graziato.
Per cui, come dice il proverbio: altezza metà bellezza, determinati capi e abbigliamenti mi sono preclusi. O forse sarebbe meglio dire che me li precludo da sola, perchè non avrò i centimetri, ma ho il buon gusto. E forse è più importante questo ;)
Ma passeggiando per molti luoghi e molti laghi (come sostiene un'orribile canzone), mi capita di notare parecchie cose, e mi sono resa conto che per la maggior parte delle cose la gente se-ne-frega. O forse la voglia di indossare qualcosa di moda la spinge a ignorare la propria immagine riflessa nello specchio. Forte di questo rimando che mi ha dato la massa, mi sono domandata: ma perchè non provare? E così sono andata anche io alla ricerca dei così detti gladietors (che, a sentire la figlia di Madonna, non vanno più di moda da 3 anni... ma si sa, noi in Italia arriviamo con un pò di ritardo su molte cose). Ammetto di non aver ben capito cosa si intenda esattamente per questo tipo di scarpa, perchè per quanto conosca (bene) la storia Romana, non mi risulta che i gladiatori sfilassero su 15 cm di tacchi, ma ok, magari alcune calzature si sono liberamente ispirate. Chissà.
Ad ogni modo, passando per caso in questo negozio, ho adocchiato le scarpe di cui sopra. Che non erano così, ma più alte. Queste mie scarpette - lo noterete anche voi - sono una libera imitazione di quegli stivali di pelle morbida rasoterra che impazzavano quest'anno. Non conosco la griffe, ma li avrete certamente visti un pò ovunque. Inutile dire che mi piacessero molto, altrettanto inutile sarebbe stato l'acquisto, dato che ho già 5 paia di stivali con tacco alto, basso, stretto etc.
Così le ho viste, le ho provate, ho piegato l'orlo della scarpa e qui ne vedete il risultato. Non so dire se questi effettivamente siano gladiators, ma in fondo, non mi interessa. Mi piacciono da morire, sono comode, sono costate poco e mi stanno pure bene. Tiè.
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